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Perché i biopolimeri?
RIDOTTE EMISSIONI DI CO2

I biopolimeri da fonte rinnovabile sono derivati da biomasse, hanno un impatto ambientale molto favorevole in termini di emissioni di CO2 in confronto alle materie plastiche ed in genere a tutti i polimeri di provenienza petrolifera.
Questo vantaggio si ottiene utilizzando anche materie prime provenienti dagli scarti dell'industria agroalimentare.
L'uso di materia prime da fonte rinnovabili è possibile in maniera sostenibile e responsabile, senza coinvolgere la catena alimentare.

less emissions

sustainable and responsible

BENI DUREVOLI

I biopolimeri PLANTURA per beni durevoli sono polimeri provenienti da fonti rinnovabili con tenore di biomassa >80%.
I test di identificazione sono eseguiti da laboratori specializzati secondo le norme Astm D 6866 e ISO 16620.
La necessità di garantire delle performance equivalenti o superiori ai prodotti "oil Based" ha spinto PLANTURA ad attività di ricerca e sviluppo di nuovi materiali che possano sopportare cicli di vita altamente gravosi in ambienti fortemente aggressivi.

bio-durable goods

BENI COMPOSTABILI

La compostabilità è la capacità di una materiale organico di trasformarsi in compost.
Tale processo sfrutta la biodegradabilità dei materiali organici per ottenere la trasformazione nel prodotto finale che prende il nome di compost.
Il compost è dunque il frutto della disintegrazione e biodegradazione aerobica (cioè in presenza di ossigeno) di materiale, (in genere rifiuti) organici:
il compost maturo assomiglia ad un terriccio fertile e per la sua ricchezza in sostanze organiche è impiegato come fertilizzante.
Il compostaggio può essere praticato a livello domestico-amatoriale su scala molto piccola, o a livello industriale. Quest'ultimo è alimentato da rifiuti organici domestici e da rifiuti delle lavorazioni agricole e di altri settori; è praticato in impianti appositi che garantiscono la corretta gestione del processo.
Negli impianti industriali, questo prodotto è sanitizzato e stabilizzato in quanto privo di microbi patogeni e di materiale putrescibile. Inoltre, prima dell'immissione sul mercato, ne viene controllata la qualità, definita da una serie di requisiti di legge.

I biopolimeri Plantura compostabili sono prodotti con polimeri e rispettano la normativa europea EN 13432 e più specificatamente:

  • Composizione chimica: la norma prevede limiti per le sostanze volatili e metalli pesanti (Cu, Zn, Ni, Cd, Pb, Hg, Cr, Mo, Se, As) e fluorurati.
  • Biodegradazione: decomposizione in CO2, acqua e minerali. dove almeno il 90% della massa deve disgregarsi per azione biologica entro 6 mesi.
  • Disintegrazione: la decomposizione fisica del prodotto finale deve far si che entro 12 mesi almeno il 97% del prodotto sia ridotto in particelle che passano attraverso un setaccio 2x2mm.
  • Qualità del compost finale ed ecotossicità: la qualità del compost non deve essere compromessa dai residui plastici. Per questo viene verificata l'ecotossicità del compost risultante, esaminando la capacità di germinazione in ambiente controllato.

bio-compostable goods

Table Technical Data

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